«Noi andiamo da soli». Andrea Martini, presidente della Municipalità di Venezia, esclude un accordo con il candidato del centrosinistra Pierpaolo Baretta. «Una scelta che ci convince ancor di più della necessità di portare avanti il nostro progetto civico», dice, «vogliamo cambiare rotta per questa città». Martini ricorda il dibattito di martedì in commissione Ambiente alla Camera sul progetto di nuova Legge Speciale. «Se le parole hanno un senso», scrive, «la somma di quelle pronunciate ieri in audizione alla Commissione ambiente dai relatori intervenuti restituiscono la percezione che Venezia sia “una città allo “sbando” sotto i colpi molteplici di fattori umani, a partire dall’overturismo, e ambientali come per l’Aqua granda e il Mose. Anche i porto non ha un futuro in laguna, e bisogna prenderne atto». Poi l’attacco a Brugnaro: «È questo l’esito di un quinquennio all’insegna del liberismo sfrenato col tacito messaggio: investite come vi pare, noi giriamo la testa dall’altra parte e non ci importa chi siete».